Con 20,20, Tricky pubblica un Ep insipido
La carriera di Adrian Thaws, meglio noto come Tricky, sta prendendo sempre di più la piega della “gloria decaduta”. Dopo essere stato pioniere del trip hop ed aver fatto scuola per le generazioni successive, è da qualche anno che sembrano lontani i fasti degli anni ’90, rappresentati dal seminale Maxinquaye, primo album del musicista inglese.
I tempi cambiano ed anche il suo sound: si parla sempre di trip hop, ma se l’ultimo album, Ununiform, uscito già tre anni fa, presentava forti influenze downtempo, Adrian Thaws, di tre anni precedente, era decisamente più legato al mondo hip hop.
Nell’attesa del prossimo album, Tricky pubblica 20,20, EP in uscita il 6 marzo 2020 per la sua etichetta False Idol. Solo tre brani, un lavoro essenziale e semplice. Ed è proprio un brano scarno e minimale come Hate This Pain ad aprire: la voce, come di consueto, pacata e sussurrata di Tricky ricrea un’atmosfera crepuscolare e fumosa, per poi lasciare spazio a Marta, già collaboratrice dell’artista di Bristol in Makes Me Wonder.
Il singolo Lonely Dancer si muove su coordinate diverse. Beat in primo piano ad accompagnare la voce di Anika, espressiva ma allo stesso tempo glaciale, elegante nel muoversi su ritmi downtempo: niente è più soffuso, ma completamente immerso nella musica.
Il terzo e ultimo brano, M, è, invece, interamente strumentale. Ancora una volta molto minimale, è evidente nei momenti più ariosi la volontà di aprirsi e di sottrarsi ai ritmi martellanti che fanno da protagonisti. Un faro nella tempesta, dei piccoli segnali che fanno la differenza.
Complessivamente, non è chiaro dove voglia andare a parare 20,20. Sarebbe, ovviamente, anche difficile capirlo, considerando la brevissima durata dell’Ep. Ma rimane un interrogativo importante: è una sorta di anticipazione del prossimo album o Tricky ci stupirà?
Per il momento, i tre brani di 20,20 vanno presi per quello che sono, ovvero dei pezzi ben fatti che però non aggiungono (e non tolgono) niente alla discografia di Tricky.
Classe ’99, laureato in Lettere moderne e alla magistrale di Filologia moderna alla Federico II di Napoli.
La musica e il cinema le passioni di una vita, dalla nascita interista per passione e sofferenza.
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