La musica nata per lenire il dolore
Dopo una serie di uscite poco convincenti, Adrian Thaws, tra le voci più conturbanti del trip-hop degli anni Novanta, giunge al suo quattordicesimo album di studio in uscita il 4 settembre per la propria etichetta, la False Idols (!K7).
A 25 anni dal debutto con Maxinquaye ispirato dalla morte della madre, il dolore torna a segnare la musica di Tricky: Fall to Pieces è un flusso di coscienza, tra le musiche più tristi che il produttore di Bristol avesse mai realizzato. Uno sfogo sonoro con il quale Tricky è riuscito a superare la recente e tragica perdita della figlia Mazy, avuta con la cantante Martina Topley-Bird.
Nel suo quattordicesimo album non poteva mancare una voce femminile: scoperta durante il tour europeo, una sera in cui Tricky rimase senza vocalist, la voce della polacca Marta Ziakowska è presente in buona parte del disco.
La voce seducente di Marta e il pattern minimale di batteria aprono l’album con Thinking Of, il ruvido basso di Close Now accompagna l’intreccio delle voci di Adrian e Marta, la prima nel suo tipico stile sussurrato mentre la seconda ammaliante e seducente. I’m in Doorway vede la partecipazione di Oh Land, pseudonimo della Nanna Øland Fabricius. La traccia riprende una ritmica reggae che sostiene la flebile voce della cantante norvegese. Un pop sofisticato che fa intravedere uno spiraglio di luce in un album ricco di sfumature di nero.
Hate This Pain, già presente nell’Ep 20,20, canalizza tutto il dolore della perdita della figlia in una traccia densa e oscura. La canzone nasce da un loop di un riff blues di piano arricchito dai tocchi del violoncello di Marie-Claire Schlameus. “What a fucking game / I hate this fucking pain” canta Tricky e la sua nuova partner vocale Marta, il tutto accompagnato dalle note di una tromba e una chitarra slide per risaltare il dolore contenuto nelle parole.
Vietnam, in cui Tricky e la Złakowska condividono un duetto sussurrato su un riff di chitarra, è la conclusione di 28 minuti di musica nata per lenire il dolore.
Dimenticatevi il trip hop degli inizi carriera, Tricky è cambiato, ed ha trovato nel dolore la forza per andare avanti. Fall to Pieces è un album pop, non di certo il migliore di Thaws, ma un ottimo lavoro per rimettersi in piedi.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
[gs-fb-comments]
Commenti recenti