Il mostro comune
Lavoro d’equipe per i TRÓNCO, con l’uscita di Frankenstein, album pubblicato per Torto Editions il 25 marzo 2020.
La band realizza il suddetto progetto discografico a partire da una giornata dedicata ad una festività un po’ particolare: l’Hors Lits, evento artistico nel capoluogo ligure realizzato all’interno di quattro diversi appartamenti nella stessa serata.
La band è formata dall’attrice turca naturalizzata italiana Deniz Özdoğan (voce e percussioni), Tommaso Rolando (contrabbasso, synth, voce, effetti, glockenspiel), Tito Ghiglione (chitarra, clarinetto basso, percussioni), Davide Cedolin (banjo, organo, voce, percussioni) e Aleph Viola (chitarra, voce, violoncello, percussioni); ai quali si aggiunge l’artista illustratore Carlos Lalvay Estrada in questo disco in veste di “manovratore” della scatola di legno e non solo, a testimonianza della poliedricità del gruppo.
Suggestivo anche il titolo del disco, che è nato facendo riferimento alla stanza appartenuta alla scrittrice londinese Mary Shelley dove si è svolta la performance artistica, alla deriva mistica letteraria si deve l’orientamento di questa suggestione, il bilico improvvisato su un itinerario sonoro e sospeso tra vita, morte e destino, idealmente suddiviso in quattro parti.
Inizio di corde balzanti e sinuose, quasi blues, palpitanti e descrittive, abile miscela d’intenti persuasivi ed estetici, il tessuto sonoro è un impatto accorato con emozioni cordali e vocali degli esecutori, l’apogeo viene raggiunto con pudore e bravura d’esecuzione, tutti davvero molto bravi, l’applauso è spontaneo.
Tramite corona si entra nella Part II, diramata a strumenti chiari, eterei, soppesati dal sogno o son desto, vitrei e ripetitivi inscenano il luogo dello scadere, conteggiato e minuzioso; le risa e i coriandoli di suono nella Part III favoriscono la tenebra e la deviazione immaginaria, insospettabile la marcetta sottile per l’avvio al finale, così clemente e rispettosa, simbolica e persistente in enigmatica fumosa dissolvenza.
Nata ligure ma di origine ispanico salento romana, classe ’67, diploma di conservatorio, corista e solista in diverse formazioni, insegnante, arrangiatrice ed improvvisatrice jazz, al momento.
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