Da Nord a Sud con Trond Kallevåg Hansen
Pubblicato in Norvegia il 5 aprile e nel resto del mondo il 24 maggio 2019, Bedehus & Hawaii segna il debutto su Hubro per il chitarrista e compositore Trond Kallevåg Hansen.
Nove composizioni dall’atmosfera cinematografica con gli strumenti elettrici e acustici che s’intrecciano decorosamente, accompagnati da sorprendenti preludi solisti o da field recordings sperimentali.
Le ariose tracce sono influenzate da Ry Cooder, Ennio Morricone e del recente capolavoro di Geir Sundstøl, Brødlos; è proprio sulla scia del polistrumentista norvegese che Hansen si muove nel tentativo di dare calore a una musica che trova la sua identità tra i fiordi norvegesi.
Accompagnato da Alexander Hoholm al contrabbasso, Ivar Myhrset Asheim alla batteria e alle percussioni e dal virtuoso violinista Adrian Løseth Waade, Trond Kallevåg Hansen ha realizzato un album magico, nato dall’alchimia tra questi musicisti e con l’aggiunta di Geir Sundstøl alla chitarra che ha conferito un tocco in più al disco.
L’album suona intimo e caldo già dalla prima traccia, Flanellograf, con la Norvegia occidentale che incontra il Sud del Pacifico.
In Flukt una miscela particolare di folk, slide guitar e hyrid pick va a fondersi con la batteria dal gusto jazz, una tra le tracce più riuscite di Bedehus & Hawaii. Le armonie disegnate dal violino ci catturano, trascinandoci in un’altra dimensione.
Dolce e rilassante, Gatelys og sang è una canzone folk suonata sulle rive dell’oceano, l’incontro del nord col sud porta una traccia dagli elementi classici del folk a uno step successivo, semplicemente immaginando di suonarla in un posto lontano, distante dal contesto in cui si trova Hansen.
Kapellet ci fa sognare attraverso la slide guitar che dilata il suono e allunga le note creando una bolla incantata, pian piano strato su strato si aggiungono altre linee di chitarra e la batteria suonata con le spazzole le conferisce un tocco di raffinatezza.
Tirando le somme, Bedehus & Hawaii è un album che si lascia ascoltare, ricco di contrasti tra i diversi climi geografici e musicali, tra nord e sud, tra suoni acustici ed elettrici, composizione e improvvisazione, sacro e profano, ma che allo stesso tempo gioca sugli equilibri.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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