Avalanche, il disco della maturità per Tusks
Tusks è Emily Underhill, un’intima artista inglese stanziata a Londra dove produce sensazioni malinconiche dai risvolti elettronici e lisergici sulla scia dei Daughters e Big Thief.
Il suo nuovo tassello nel puzzle della sua produzione artistica si chiama Avalanche, titolo che vuole indicare un risveglio a seguito di un infortunio che l’aveva allontanata dalla carriera musicale. Dieci tracce dal sapore magico dato da una voce calda e avvolgente, linee di chitarra slow-core e parecchia suggestione emotiva.
Il cantautorato elettronico di questa artista si appoggia su effetti di chitarra che rendono intensa l’atmosfera dell’album in un clima di profondità e mistero. Tusks dimostra la sua maturità con questo album, uscito il 14 giugno 2019, decidendo di premiare i beat elettronici che sembrano essere luci che conducono fuori da un tunnel. I brani sono molto personali e la sua bravura risiede anche nella composizione delle melodie dei synth come emblema delle emozioni, enfatizzare dalle linee di pianoforte, sede invece dei ricordi.
Eccentrico ed elegante Avalanche troverà sicuramente un giusto riconoscimento grazie alla combinazione di motivi distorti, riverberi southern e canzoni create su beat cinematica e cavernicoli e celebrazioni indie pop non banalizzate. L’album è un richiamo lontano di ricordi ancora giovani, troppo caldi per essere già raffreddati. Giovane e raffinato il sottofondo sonoro, come una lenta discesa negli angoli reconditi dell’animo. Tusks si lascia sedurre stilisticamente da influenze vicine ai Sigur Ros, Lorde e London Grammar e l’utilizzo dei cori fa da sfondo a una storia densa di drammaticità lirica alla Lana Del Rey.
I temi melodici su tamburi soffusi fanno trasparire la malinconia, la fragilità interiore e il senso di rivalsa che deriva da una sensazione di solitudine. Un record evocativo in grado sicuramente di suscitare delle sensazioni, che fa da eco al neo soul con un tocco di femminilità e sincerità e che sarà sicuramente apprezzato da chi ha amato voci alla Lykke Li.
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