In viaggio con gli UNKLE
Giunge al secondo capitolo la trilogia degli UNKLE
The Road: Part II/Lost Highway uscito il 29 marzo 2019 per Songs For The Def, etichetta dello stesso Lavelle, è il seguito di The Road: Part I, pubblicato due anni fa.
«Concettualmente nato come un mixtape per un lungo viaggio», dichiara James Lavelle, «Part II è il viaggio degli UNKLE, sei sulla strada, fuori nel mondo, e ci sono alti e bassi, amori, perdite ed esperienze. Il terzo album parlerà del ritorno a casa, in qualsiasi momento ci sarà».
Doppio album con 22 canzoni per un lavoro collettivo che vede tra i tanti ospiti la partecipazione di Jon Theodore dei Queens of the Stone Age, Dhani Harrison, il figlio di George Harrison, Mark Lanegan, Michèle Lamy, Tom Smith degli Editors, Andrew Innes dei Primal Scream, Elliott Power e tanti ancora.
Nella prima parte Lavelle realizza tante tracce diverse tra loro come se avesse racchiuso una miriade di singoli a partite da Ar.Mour.
Una classica produzione trip-hop per Mr. UNKLE affiancato da Elliott Power & Miink. Claustrofobica, cupa come nelle migliori tradizioni del Bristol sound, con l’aggiunta di elementi catchy e degli archi a darle un vestito sontuoso. Nella parte vocale Elliott Power ricorda molto Tricky.
Si prosegue con la voce di Tom Smith in The Other Side. Non mancano gli archi, componente importante in questo disco i quali ammorbidiscono la voce ruvida di Tom. Dopo Ar.Mour, il secondo picco più alto della prima parte.
C’e spazio per momenti più delicati come nel caso di Feel More / With Less con Liela Moss & Miink & Philip Sheppard, cristallina con il piano e la voce di Liela a guidarci in un viaggio magico. Sul finale entra l’elettronica a dare carattere alla traccia.
Tra le più intense sicuramente Only You con Wil Malone & Miink a dialogare con Lavelle: voce in falsetto archi trionfali e break beat sono la formula perfetta di questa canzone.
Nalle seconda parte ci son momenti più psichedelici ed altri come Crucifixion / a Prophet che si ricollegano al trip-hop di Ar.Mour. Una miriade di ospiti in questa traccia: Astbury, Twiggy, Tom Smith, Miink, ESKA, Chris Goss, BOC, Justin Stanley e Troy Van Leeuwen per un collettivo crudo come se gli Slint si fossero vestiti di nero.
Il disco funziona in maniera speculare: a tracce trip hop della prima parte corrispondono le rispettive nella seconda e così succede con quelle più morbide (come nel caso di Sun (The) con Leila Moss).
Tra i momenti migliori del secondo disco va sicuramente annoverata Days and Nights con Dhani Harrison, Philip Sheppard & Andrew Innes dove il piano la fa da padrona.
The Road: Part II/Lost Highway è un lavoro curato nel minimi dettagli, sicuramente arrivare alla fine del viaggio non è facile, 22 tracce in questo periodo storico musicale dove la musica smart va per la maggiore è un azzardo. Dopo vari passi falsi Lavelle ci consegna un ottimo prodotto.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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