Un corpo sonoro unico
Fondato a Parigi nel 2007, Unmapped è un collettivo musicale nato con lo scopo di esplorare nuove forme di scrittura musicale e improvvisazione. Una fucina di suoni che focalizza l’attenzione sull’interazione tra uomo e tecnologia.
Il collettivo vanta undici membri fissi sparsi in tutto il mondo (Julien Vincenot, Thomas Vittek, Labelle, Olavo Peres Vianna, William Goutfreind, Emanuele Battisti, Andrea Gozzi, Gabriel Peraza, João Fernandes, DionysiosPapanicolaou e Kevin Gironnay) più vari collaboratori che si aggiungono di volta in volta.
Nell’estate del 2018, il collettivo si riunì in una casa di Villiers-sur-Orge, in Francia. Quelle sessioni di registrazione hanno rivelato nuove possibilità legate all’uso di nuovi strumenti (arpa, flauti e vari oggetti percussivi), consentendo nuovi parametri e nuove impostazioni musicali.
Nasce così Unamerika, pubblicata da Elli Records il 15 maggio 2020, per la serie In The Room. Il risultato è una traccia di circa quindici minuti che introduce gli Unmapped verso nuovi e insoliti percorsi creativi. Corde metalliche pizzicate, dissonanze, percussioni, fieldrecording, questo lavoro è frutto della somma delle varie individualità musicali dei componenti del collettivo.
Nella prima parte della composizione gli strumenti a corda suonano carichi di delay e reverbero come se stessero suonando nello spazio, uno spazio virtuale non mappato. In sottofondo frammenti elettronici fanno da sfondo alle chitarre che suonano come impazzite, storte e dissonanti. Nel frattempo l’elettronica diventa la vera protagonista crescendo di dinamica e esplodendo in un vortice improvviso. Appena smette la pioggia elettronica, viene fuori il lato più rumoristico e sperimentale degli Unmapped. Musica sghemba in cui le percussioni si incastrano con l’arpa e i fiati a metà tra jazz e rituale elettroacustico. Il finale della traccia è uno scoppio di suoni tra tintinnii e corte “violentate” che lentamente svaniscono.
Il risultato finale è un endecaedro sonoro dove ogni faccia lascia intravedere la personalità di ogni collaboratore ma che allo stesso tempo si mostra come una figura unica e imprescindibile da ogni faccia.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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