Unwed Sailor: una conferma senza tempo
Obbligo o verità?
‘Obbligo o verità’ è un gioco che si fa in adolescenza, ‘verità o conseguenze’ è una riflessione che si fa da adulti, quel preciso momento in cui ti guardi indietro e inizi a pensare. La storica band statunitense Unwed Sailor ha trascritto in musica questa riflessione e, infatti, il 14 maggio 2021 è uscito Truth or Consequences per la Spartan Records, il terzo album in tre anni.
Un nuovo viaggio cinematografico e di sentimento che non è altro se non proprio l’analisi di alcuni ricordi della vita del leader Johnathon Ford. La band si fa ormai portavoce di un insuperabile instrumental rock e nella ‘lingua’ che conosce meglio, ha inciso ogni canzone di quest’ultimo lavoro come un’istantanea unica di un quadro generale.
Il messaggio è chiaro: non importa se le esperienze vissute sono state buone o cattive, ciò che conta è che esse siano state autentiche e che possano alimentare dentro di noi una crescita.
Le linee di basso frequenti, trascinanti e sovrapposte, il canto errante e in evoluzione, i crescendo e i diminuendo frenetici rilasciano sensazioni fortissime all’ascoltatore. Si viene attratti da un sentimento irrefrenabile di abbracciare la vita e di correre anche verso l’ignoto.
Anche il percorso che ha portato Ford a lasciare la vita musicale che precedentemente aveva e a concentrarsi sulla scrittura di musica strumentale è, già di partenza, un percorso particolare e dopo due decenni il musicista americano ha continuato a fidarsi della sua band, come un dispositivo per l’esplorazione personale e la narrazione emotiva.
Tutto ciò viene raccontato da gli Unwed Sailor in maniera chiara, limpida, lucida proprio perché con il pubblico crea una linea diretta così, come diretto è immediato è la sensazione di appartenenza che rilascia Truth or Consequences.
Dopo più di trent’anni di attività e carriera, gli Unwed Sailor si confermano musicisti di qualità, per cui esprimere un’opinione è un gioco da ragazzi, poiché è difficile che un loro lavoro non sia degno di nota. Non resta altro, quindi, che raccontare la spinta creativa e restare fermi ad ascoltare.
Il mio nome è Mary, sono nata nel 1990. La città da cui vengo è Sessa Aurunca, una collina tra Lazio e Campania; la città che ho scelto è Napoli, dove mi sono laureata in Scienze Politiche e dove scappo sempre, ogni volta che posso. Adoro cucinare e avere un bicchiere di vino in mano. Ho sempre scritto per amore, per me stessa, perché non conosco un altro modo per parlare di ciò che nella vita è importante, delle mie passioni, dei miei dolori. Molto semplicemente non conosco un altro modo per parlare della mia anima: ecco perché scrivo di musica.
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