Le geometrie sonore di Valerio Moscatelli
Dopo i primi due album pubblicati nel 2018, Tentacoli (Incoherent Debts records) e Infinite Guidelines (Multiple records), Valerio Moscatelli rilascia il suo terzo lavoro discografico, Stress Test, con il quale prosegue la sua esplorazione in ambito ambient/drone.
Questo nuovo Lp, pubblicato il 7 novembre 2021 da Eklero, masterizzato da Gianclaudio Hashem Moniri, è influenzato tanto dalla rave music con la quale il producer romano ha mosso i primi passi nel mondo della musica quanto dall’ambient e dall’IDM; ne deriva un lavoro ibrido, eclettico e personale nel quale le macchine diventano il mezzo per esprimersi.
Basato su pulsazioni elettroniche soffocanti, poliritmie complesse e densi suoni analogici, Stress Test si apre con la pioggia di glitch e bordate elettroniche di Test 1 che arrivano dopo una fase di stati iniziale. L’esplosione di break storti segna la fase di climax del brano caratterizzato da un sound sinistro e asfissiante.
A differenza della prima traccia in Test 2 il suono si sbiadisce rivelandosi più morbido e sognante. Un’atmosfera gelida ed eterea abbraccia il brano con gli eurorack che lavorano a favore di micro suoni mettendo da parte l’aggressività ritmica per una sintesi dal forte carattere narrativo.
Con Test 4 emerge l’intento di Moscatelli di disegnare un lento e desolante paesaggio ambientale. Emerge la bellezza di un cosmo di basse frequenze illuminato da glitch e fredde manipolazioni che vanno a creare lenti movimenti eterei.
Test 5 è un brano ambient techno dalla ritmica danzereccia. Un leggero e minimale tappeto melodico accompagna le ossessive pulsazioni elettroniche scomposte e ricomposte per formare un algido mantra digitale.
Una distesa morbida e sognante si materializza con Test 7, un soffio ambientale flebile ed impercettibile che si candida ad essere uno dei momenti più emozionali del disco.
Stress Test è un album equilibrato con Valerio Moscatelli impegnato a dosare momenti aggressivi ad altri morbidi e bilanciati, unendo geometrie sonore differenti per ottenere un gioco d’incastri perfetti.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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