Valery Vermeulen: i buchi neri diventano musica
Pubblicato dalla londinese Ash International, Mikromedas AdS/CFT 001 è il concept album di Valery Vermeulen, realizzato utilizzando flussi di dati generati da vari modelli di simulazione di buchi neri.
Sei tracce attraverso le quali il musicista elettronico, fisico e matematico, professore alla KASK & Conservatorium School of Arts di Gand, esplora l’interazione tra scienza e musica: Vermeulen ha progettato e programmato dati di onde gravitazionali, dati generati da brane nere (cioè generalizzazioni dimensionali più elevate di buchi neri), dati di stelle di neutroni, dati di nane bianche e dati di traiettorie di particelle elementari vicino a buchi neri trasformandoli in una esperienza sonora senza precedenti.
I dati diventano così le sorgenti sonore alla base di microcosmi ambient-drone composti da vivida materia oscura.
In apertura Mikromedas AdS/CFT 001 01 è una composizione lenta ed astratta nella quale l’oscurità e il senso di ignoto la fanno da padrona. Lunghi e gelidi droni affiancati dalla sintesi granulare creano il fluido passaggio per l’imponente Mikromedas AdS/CFT 001 02. Nei dodici minuti della seconda traccia il suono è ridotto ai minimi termini, un paesaggio sonoro iperrealista disegnato da basse frequenze che tendono a fotografare uno scenario impervio e sconfinato scandito dal lento incedere delle pulsazioni.
Mikromedas AdS/CFT 001 04 verte su frastagliate intermittenze e impercettibili oscillazioni che s’insinuano sotto un tappeto ambientale per creare un immaginario tale da far sentire l’ascoltatore sospeso, fluttuando prima di essere risucchiati da un buco nero. In chiusura Mikromedas AdS/CFT 001 06 amalgama ronzii e oscillazioni indagando codici ignoti per ottenere infinite possibilità astratte.
In conclusione Mikromedas AdS/CFT 001 è un lavoro impegnativo, dalla forte componente visiva che risucchia l’ascoltatore in un buco nero di dati trasformati in una musica composta da glitch, basse frequenze e sintesi elettronica per una delle esperienze sonore più incredibili ascoltate e concepite negli ultimi mesi.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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