Chiunque conservi la capacità di cogliere la bellezza non diventerà mai vecchio. (Kafka – La Metamorfosi)
I Varanasi da Terni nascono dalle ceneri dei Japan Suicide, e sono formati da Stefano Bellerba (Voce/ Chitarra), Leonardo Mori (Synth), Matteo Luciani (Basso), Saverio Paiella (Chitarra), Matteo Bussotti (Batteria).
Registrato, mixato e masterizzato nel Maggio scorso presso la Distilleria, con la produzione musicale di Maurizio Baggio (noto per la sua collaborazione con i The Soft Moon), l’Ep omonimo segna il debutto per la formazione umbra. Rilasciato il 15 novembre 2019, anticipato dal singolo Rosemary’s Baby, l’Ep segna la svolta per la band nella lingua madre, restando fedeli a sonorità cupe e aggressive di matrice post-punk, già care ai Japan Suicide.
Quattro i brani che vanno a comporre Varanasi Ep, di cui tre già editi, ma ri-registrati compreso Mishima contenuto in Ki, l’ultimo disco come Japan Suicide.
L’Ep si apre con La grande onda: una strumentale che nasce con i suoni dei synth, poi si aggiunge la parte ritmica che le dona un tono solenne, quasi da marcia e infine quando si aggiungono le chitarre l’atmosfera cupa si fa ruvida con le distorsioni che accentuano il ritmo lento della suite.
Con Mishima affiorano alla mente gli Editors: i Varanasi realizzano un mix di post punk, new wave e shoegaze con la voce di Stefano Bellerba che si sposa bene con queste sonorità decadenti.
Rosemary’s Baby è il singolo che ha trascinato i Varanasi in questa nuova avventura e che ha segnato il nuovo percorso del quintetto con un sound venato di indie-rock in italiano, tra Interpol ed Editors, un ritornello killer coinvolgente e romantico.
Arriviamo alla conclusione con 1978: i cinque riprendono generi di nicchia, riproponendoli in una chiave moderna, fresca, con la capacità di cogliere la bellezza da essi per riproporli in maniera personale.
La copertina gentilmente concessa da Gipi è il segno che i Varanasi sono una band che merita attenzione, capaci nel curare ogni aspetto della loro musica, contestualizzando un genere musicale datato.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
[gs-fb-comments]
Commenti recenti