Villa: il racconto dei tempi bui
Dopo aver cantato d’amore con il 45 giri L’Etere/La Rinascita, Villa ci mostra un altro lato della sua musica con Angoscia/Sospetto, il suo nuovo 7 pollici in uscita il 26 febbraio 2021 per L’Amor Mio Non Muore Dischi. Il polistrumentista e produttore forlivese Roberto Villa, attivo come bassista nei Ronin, dà alle stampe due nuovi singoli ispirati alle colonne sonore dei film horror italiani degli anni ’60 dal mood cupo e misterioso, figlio dei tempi bui e incerti che stiamo vivendo.
A impreziosire il nuovo 45 giri di Villa, la splendida copertina disegnata da Adele Di Tella per un lavoro curato nei minimi dettagli, sia nei suoni sia nella veste grafica.
Due strumentali dal sapore noir, in contrasto con l’atmosfera distesa del lavoro precedente. Angoscia nasce dalle note calde e squillanti di un clavicembalo con l’obiettivo di realizzare la traccia con un mood più legato alla situazione attuale che stiamo vivendo. Le chitarre distorte mettono gli accenti al brano che si muove su un etereo tappeto di synth modulari.Tastiere dal gusto beat prendono spunto da vecchi temi estratti dei film horror, dando al brano un retrogusto vintage.
Sospetto è una traccia inquieta che catalizza l’attenzione dell’ascoltatore grazie all’uso di un patter di piano ripetuto per tutta la durata del brano. Attorno ad essa il Villa aggiunge i diversi elementi della traccia per rendere il suono pieno e corposo: i sintetizzatori contribuiscono a dare pathos al brano mentre il combo chitarra con tremolo conferiscono dinamicità alla produzione.
In Angoscia/Sospetto si respira l’urgenza di Villa di raccontare un momento storico particolarmente buio, il periodo che stiamo vivendo ha fortemente influenzato la sua musica, consegnandoci un lavoro dallo spiccato carattere narrativo. In otto minuti Villa riesce con eleganza a trasportarci nel mood dei giorni nostri facendolo con sonorità che guardano al passato.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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