Vök, tra alt-pop ed elettronica
Looking for myself
Esiste un luogo in cui incontrare sé stessi? Esiste per tutti? Esiste per chi ci prova? Forse non è un luogo, forse è un momento, probabilmente una scelta, ma fa venire i brividi solo a pensarci. Il trio islandese Vök ci propone la sua versione di questo luogo, il punto di svolta della loro carriera grazie al disco omonimo della band.
In uscita il 23 settembre 2022 per Nettwerk Music Group / Bertus, Vök è un disco composto da dodici tracce che rappresentano per i musicisti quasi un’affermazione di consapevolezza. Dopo aver vissuto la pandemia siamo stati irrimediabilmente esposti alla solitudine, anche i più frenetici esattori della socialità si sono resi conto che davanti all’imprevedibile sono rimasti ‘soli’. Ciò è accaduto anche ai membri del gruppo, specialmente a Margret San, la voce, che ha voluto raccontare questa riscoperta anche attraverso la narrazione della sua esperienza di persona queer che da un piccolo paese di trasferisce in una grande città.
Insieme a Einar Stef al basso e alla chitarra e a Bergur alla batteria, Margret apre il disco con Something Bad, dopo una piccola Intro, brano introspettivo in cui è già lampante il pop dalla linee morbide e acustiche che dominerà nell’album.
Si racconta il dolore e la perdita in brani molto complessi come No Coffee At The Funeral o Cold per poi passare all’esplosione, a ciò che cambia quando andiamo verso quel luogo fantastico. Tra lussuria ed esplorazione si spalancano poi le note di Lose Control che racconta proprio quel del trasferimento dell’artista Margret; e ancora Miss Confidence che palesa l’eccitazione di entrare in un club gay per la prima volta e proprio di quanto può mancarti la fiducia quando non sai a cosa vai incontro, ma quanto allo stesso tempo ci si lancia perché quello è proprio il posto giusto.
Questo e molto altro in Vök, un disco che parla di tutti noi e di tanti stai d’animo diversi tra alt-pop ed elettronica, tra il conosciuto e l’ignoto, alla scoperta di noi stessi.
Il mio nome è Mary, sono nata nel 1990. La città da cui vengo è Sessa Aurunca, una collina tra Lazio e Campania; la città che ho scelto è Napoli, dove mi sono laureata in Scienze Politiche e dove scappo sempre, ogni volta che posso. Adoro cucinare e avere un bicchiere di vino in mano. Ho sempre scritto per amore, per me stessa, perché non conosco un altro modo per parlare di ciò che nella vita è importante, delle mie passioni, dei miei dolori. Molto semplicemente non conosco un altro modo per parlare della mia anima: ecco perché scrivo di musica.
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