Grand Casino Hotel, l’album cinematico di Waldeck
Un film lungo un disco
Une delle sensazioni più belle che un lavoro musicale, artistico in generale, può regalarci è sicuramente riuscire a calarsi completamente nel lavoro di cui stiamo godendo. La beneamata immedesimazione, spesso, non è solo dettata dalla capacità di avvertire le stessa emozioni dell’artista, ma magari è guidata dal sogno di trovarsi in un altro luogo, in un altro tempo in cui vivere un’esperienza che definiremo ‘quasi da film’.
Questo è ciò che accade ascoltando Klaus Waldeck, meglio conosciuto come Waldeck, musicista viennese, in attività da più di quindici anni, che presenta il suo sesto album il 3 luglio 2020 per la Dope Noir Records (Audioglobe).
Sul palcoscenico insieme a lui ci sono i fedeli compagni di viaggio del passato, Patrizia Ferrara (Austria/Italia), Zeebee (Austria) e Joy Malcolm (Inghilterra), oltre al cantante britannico Carl Avory.
Grand Casino Hotel è il disco più cinematico della vita del musicista austriaco che si immerge totalmente nel mondo del road movie americano, in questo viaggio senza fine attraverso la libertà. Lande desolate, paesaggi sconfinati, tutto ciò che ci appare senza perimetro appartiene all’iconografia emotiva di questo disco.
Ogni riff di chitarra, ogni basso pulsante si fondono ai beat, sempre presenti nella musica di Waldeck, con la sua base elettronica, precedentemente sempre fusa all’ambient. Infatti Gran Casino Hotel inaugura una nuova stagione musicale per Waldeck, più Beat Generation meno Electro Swing, ma sempre affascinante e pieno di seduzioni.
Con Grand Casino Hotel si naviga senza sosta per dodici intense e lunghe tracce, da un inizio energico e pieno di calore si passa ad una fine dolce a tratti riflessiva, passando per un intermezzo ancora pieno di sogni sulla meta tanto sognata durante il viaggio.
Sì, perché ciò che non ti aspetti, ma che rende tutto maledettamente intrigante, è che la suddetta meta, purtroppo, non arriverà… ahimè! E allora cosa conta? Almeno il prode viaggiatore potrà dire di aver avuto una colonna sonora d’eccezione!
Il mio nome è Mary, sono nata nel 1990. La città da cui vengo è Sessa Aurunca, una collina tra Lazio e Campania; la città che ho scelto è Napoli, dove mi sono laureata in Scienze Politiche e dove scappo sempre, ogni volta che posso. Adoro cucinare e avere un bicchiere di vino in mano. Ho sempre scritto per amore, per me stessa, perché non conosco un altro modo per parlare di ciò che nella vita è importante, delle mie passioni, dei miei dolori. Molto semplicemente non conosco un altro modo per parlare della mia anima: ecco perché scrivo di musica.
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