Il futuro è oggi con i Wicked Expectation
I torinesi Wicked Expectation tornano in pista con Echoes, il nuovo Ep in uscita il 10 maggio 2019 via Doubledoubleu Records. Nel settembre 2015, il gruppo ha pubblicato il primo album Visions. Due anni più tardi è arrivato il secondo lavoro in studio, intitolato Folding Parasite.
Più elettronica e shoegaze a discapito del pop e dell’indietronica per queste nuove quattro tracce nate dagli ascolti di Radiohead, Moderat, Apparat, Depeche Mode e Massive Attack.
L’Ep si apre con la title track, un brano fatto di suoni liquidi, con un buon equilibrio tra piano, synth e beat che si ripete in loop. Un campione vocale che dà briosità alla traccia serve a immergerci in una dimensione sognante.
Le due tracce centrali, Face In the Mud e Signs On a Wall, ricordano molto i Moderat, con la variante che le canzoni dei quattro piemontesi sono più morbide. La prima è colorata con il synth che funge da basso, dando più corposità alla struttura. La voce di Andrea è ipnotica e seducente e si sposa bene con le sonorità elettroniche, adattandosi sia ai momenti più delicati che a quelli più spinti. La seconda invece ha un sound pieno con i synth e la batteria elettronica a creare un muro sonoro invalicabile. Decisamente ballabile con il finale e il break beat influenzato dai 65daysofstatic.
Conclude l’Ep Those Feelings. C’è tanto Tycho e Bonobo nella parte iniziale della traccia, una voce femminile dal carattere r&B insieme al beat elettronico creano un interessante amalgama.
Andrea Vassallo (voce, synth, sequencer), Gianluca Abazia (chitarra, synth, cori), Alessandro Boglio (basso, synth) e Matteo Fiorentino (batteria, drum machine) colpiscono per il loro piglio internazionale. Una formazione da esportare, sperando che riesca a varcare i confini italiani presto e si faccia conoscere al mondo, il potenziale c’è tutto.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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