Wilder Gonzales Agreda: la passione per i suoni d’avanguardia
Pubblicato via Superspace Records, Anti Argolla Peruana è il nuovo lavoro discografico del musicista peruviano Wil Volador aka Wilder Gonzales Agreda, un album nato dalle esperienze a Lima Norte e dalla passione del nostro per i suoni d’avanguardia che lo accompagna dagli anni ’90.
Sette tracce dal suono alienante e crudo danno forma ad un album di elettronica dalle tonalità scure con elementi prominenti di musica concreta che si ripetono nel disco.
Agreda elabora semplici sequenze con un approccio così profondo alla creazione di musica digitale tanto da dare ai suoni estrema tridimensionalità.
La prima traccia, Sirenas, è un richiamo alla lussuria e all’evasione, ritmo incalzante e sintetizzatori di matrice cosmica convivono creando una trama ipnotica e scintillante. Un caleidoscopio di arpeggiatori, esplosioni melodiche e scoppiettanti segnali acustici aprono l’album col botto.
Gli esperimenti sonori di Quiero Ser Una Haba rappresentano gli alti e bassi della psiche: ritmo e intensità cambiano costantemente come soggetti a sbalzi di umore, si gioca con i suoni per creare una forma astratta di musica dance futuristica.
Tenjira è il cuore pulsante di Anti Argolla Peruana, un brano in stile Autechre, dalle melodie pulsanti, simili a macchine industriali che si agitano. Detriti e particelle elettriche rimbalzano in ogni direzione generando un caos sonoro sincopato. Il finale si sviluppa a partire da un unico pattern in stile otto bit di un ticchettio che s’insinua nella mente dell’ascoltatore creando un effetto lisergico.
In En Este País Todo Es Mafia gli oscillatori s’intrecciano andando a formare una complessa trama pervasa da melodie euforiche e ritmiche scoppiettanti che hanno il compito di andare a interrompere la monotonia dei sintetizzatori.
Anti Argolla Peruana è un ascolto accattivante e una mossa ammirevole da parte di un produttore che continua a sfidare sé stesso.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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