Wilder Gonzales Agreda e il suo amore per i suoni
Il peruviano Wilder Gonzales Agreda ha iniziato la sua carriera musicale nel lontano 1995, da allora ha pubblicato più di 50 dischi, passando dal post-rock alla sound art senza porsi mai limiti.
Con il supporto di MINCUL – Ministerio de Cultura del Perú, Agreda ha realizzato un nuovo album Patrocinado por elgobierno, utilizzando solamente i sintetizzatori Behringer Odyssey e Korg Electribe 2.
Wilder realizza un’ode al comportamento del suonolasciandosi alle spalle le restrizioni del linguaggio musicale e creando un lavoro che fa della sperimentazione, del noise e della post-psichedelica un manifesto d’amore nei confronti della musica.
L’album si apre con Huangáscar 5743: nove minuti durante i quali i suoni vengono destrutturati, suonati come in un videogame sotto effetto di acidi con una ritmica intensa basata sull’uso dei clap. Una prima parte caotica e rumorosa cede il passo ai lanci psichedelici del Korgche aprono a una seconda parte pregna di breaks per martellanti e nevrotiche sequenze ritmiche.
En tu subconsciente me deslizo offre una cascata di sequencer modificatiper un suono cerebrale quanto irritante che prosegue imperterrito per sette minuti,disegnato dalle linee dei sintetizzatori accompagnate da un semplice canovaccio ritmico.
Elsonido y tú è un brano più lineare rispetto ai precedenti: varie linee di sintetizzatori s’intrecciano per dar forma a una texture intricata che gioca con i toni e che lascia agli arpeggiatori il compito di dare brio alla composizione. Nel finale tra una pioggia di synth acidi si camuffa un piccolo inserto melodico e giocoso. Hecho en Lima Norte strizza l’occhio ad Aphex Twin con il suo caleidoscopio di suoni, da una parte un carillon drogato e dall’altra linee acide e profonde in un perenne gioco di contrasti.
Seppur Patrocinado por elgobierno si riveli un album ostico, Wilder Gonzales Agreda si conferma un abile manipolatore di suonitralasciando spesso il linguaggio per otto composizioni libere create in funzione dei suoni.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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