11 5 18 2 5 18: la svolta elettronica di Yann Tiersen
Molti lo conoscono solo per la colonna sonora di Amélie, eppure il musicista e compositore bretone YannTiersen è sulla scena da quasi trent’anni evolvendosi e sperimentando ad ogni nuova uscita, dagli inizi minimalisti alla musica per ambienti fino a giungere con il suo tredicesimo LP in studio,11 5 18 2 5 18, ad abbracciare completamente la musica elettronica.
Il seguito di Kerber del 2021 è uscito il 10 giugno 2022 per Mute ed è nato in studio sperimentando con dei campioni mentre Tiersen preparava il suo live set in vista del Superbooth, un festival berlinese dedicato ai sintetizzatori e alle apparecchiature modulari. I campioni utilizzati come fonte sonora di partenza sono stati poi riprogrammati e ricomposti fino ad ottenere le nove tracce del disco.
L’album è guidato dagli undici minuti della title track: una musica in continua evoluzione composta da pattern pianistici e pulsazioni elettroniche che tendono a gonfiarsi per poi svanire lentamente. Una composizione che vive di contrasti, quelli tra le melodie del piano e le parti elettroniche più spigolose e palpitanti.
1 18. 13 1 14 5 18. 11 15 26 8 è costruita attorno ad una serie di arpeggiatori, un brano fatto a strati, denso e luminoso che risente fortemente dell’influenza della musica cosmica. Il finale è scoppiettante, tutto da ballare con l’ingresso dei clap.Sulla stessa scia della precedente, 16 1 12 5 19 20 9 14 5 prende una strada mistica e oscura, tutta in salita. La traccia è impreziosita da campioni vocali che le conferiscono un tono sinistro. Quando entrano gli archi e la ritmica il brano ha una svolta colorata con un esplosione caleidoscopica di sintetizzatori.
Altro momento saliente del disco è dato da 16 15 21 12 12 2 15 10 5 18, un mix di modernclassical ed elettronicache fa da collante con il passato di Tiersen. Durante lo scorrere di questo flusso sonoro si accumulano i vari campioni utilizzati fino a scaturire in un vortice digitale pervaso da un’atmosfera di presagio.
Se con il precedente Kerber Yann Tiersen immergeva l’ascoltatore nella quiete dell’Ile de Ouessant, con questo nuovo capitolo della sua carrieral’artista dà un saggio della sua qualità compositiva: 11 5 18 2 5 18 è un album vivace e mutevole con il quale il musicista esplora nuovi territori.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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