Jon Attwood tra strade vuote e cieli silenziosi
Conosciuto per le sue numerose pubblicazioni in ambito scena ambient / post-rock,Yellow6, progetto solista di Jon Attwood, dà alle stampe un nuovo album:Silent Streets And Empty Skies rilasciato il 28 settembre 2020 per Sound in Silence.
Nove tracce per 77 minuti di musica nate dalla mancanza di traffico e di persone nelle strade dovute alla pandemia del Covid 19. Il virus che circola da mesi sul nostro Pianeta ha portato Attwood a immergersi totalmente nella musica, il risultato è questo lavoro, tra i più belli pubblicati dal musicista di Leicestershire.
Utilizzando strati di inquietanti melodie di chitarra, trame ambient, loop, ritmi minimali e feedback ronzanti, Yellow6 continua a dar vita a brani che sfuggono da qualsiasi genere. Dream-pop, post-rock e ambient aleggiano in Silent Streets And Empty Skies dando forma a paesaggi sonori cinematografici e rilassanti.
Le trame armoniche di Safe, lente e dilatate, sono qualcosa di estremamente lacerante, un dolore romantico trattenuto che fatica a decollare, senza mai esplodere. V2 è pervasa da tensione elettrica, avvolta da una raffinatezza ambientale. La terza traccia si tinge di nero, Attwood utilizza una ritmica minimale ottenuta dall’uso di una drum machine per non alterare l’atmosfera eterea disegnata dalla chitarra. Una strumentale che suona a metà strada tra i Mogwai e i Low.
Broadcast è un caldo paesaggio sonoro, ambient ovattata e malinconica enfatizzata dalle note sospese della chitarra. Una chitarra clean ondeggia tra melodie cullanti e ipnotiche in una strumentale che fa della semplicità e della lentezza la sua bellezza. Nei diciotto minuti di Panam viene fuori l’essenza della musica di Yellow6: un movimento lento e costante, accordi ariosi, musica eterea tra post-rock e ambient e quel senso di libertà che si percepisce per tutto Silent Streets And Empty Skies. E quando sul finale la chitarra dilata il tempo, non vergognatevi di piangere perché è la prova che siete umani.
Sebbene la musica di Yellow6 non abbia un impatto immediato, Attwood si concentra sulla cura dei momenti di lenta costruzione, un album dalla forte componente descrittiva e narrativa che lo rende uno scrigno di emozioni.
Silent Streets And Empty Skies ti rapisce dal primo ascolto e si candida come il miglior album di Yellow6. Che siano le strade vuote e i cieli silenziosi l’habitat naturale di Jon Attwood?
Consigliato ai devoti di artisti come Labradford, Low, Brian McBride e Windy& Carl., Silent Streets And Empty Skies si candida come il miglior album di Yellow6.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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