V: il sodalizio artistico tra Yodok & Massimo Pupillo
In un periodo storico di profondo cambiamento per la musica mettere in relazione artisti diversi, farli comunicare e creare dei ponti non è una cosa affatto scontata. Negli anni Ottanta o Novanta avremmo parlato di “scena musicale”, oggi l’appartenere a una nicchia o a una cerchia ristretta di musicisti non ha quasi più senso: le collaborazioni, quelle spontanee, nascono per una stima reciproca o da un’amicizia di fondo come nel casodegli Yodok e di Massimo Pupillo.
Kristoffer Lo (tuba e trombone) e Tomas Järmyr (batteria) hanno incrociato la propria strada con quella del bassista romano negli anni che vanno dal 2015 al 2018 durante i quali il batterista norvegese ha suonato dietro le pelli degli Zu, formazione in cui milita Pupillo.
Dopo un paio di dischi con la collaborazione Dirk Serries (Fear Falls Burning, Vidna Obmana), collaborazione continuata poi sotto il nome di Yodok III, gli Yodok hanno invitato Massimo Pupillo per una sessione d’improvvisazione al Sørgården Studio con il bassista romano che ha così sostituito nel progetto il chitarrista belga.
V è frutto dell’alchimia tra i tre musicisti, una traccia di un’ora, pubblicata da Midira Records, creata ed eseguita in una sola ripresa e considerata a tutti gli effetti il quinto disco della formazione scandinava.
Un inizio in sordina per V, i primi dieci minuti sono costituiti da tappeto sonoro ambient statico e minaccioso, un impressionante gioco di timbriche e di droni da ascoltare con attenzione. Lentamente la traccia aumenta d’intensità, compaiono i primi colpi sui piatti e le struggenti note del trombone fino a evolversi in un vortice jazzistico di suoni stridenti e percussioni ossessive. Si crea uno stato di tensione che raggiunge il climax al minuto 38 innescato dai suoni irregolari della batteria e dalle incursioni distorte del basso e della chitarra baritona. I tre si muovono in forma libera tra drone, rumore e freejazz, aumentando d’intensità e giungendo all’apoteosi, liberando a intervalli irregolari una potenza dirompente.
Nonostante la sua eccessiva ripetitività, V è una traccia di drone music sperimentale influenzata tanto dal jazz quanto dalla musica ambient. Un lavoro che pone le basi per un futuro a tre per Yodok & Massimo Pupillo.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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