Mizuniwa: un viaggio nella prefettura di Tochigi
Nel percorso ormai ventennale che l’ha portato a diventare un nome di spicco dell’ambient/drone giapponese, Yui Onodera ha da sempre rifuggito etichette e confini focalizzandosi su una ricerca capace di spaziare dalla tradizione ambient nipponica (Ken Ikeda o addirittura, tornando indietro nel tempo, echi di Midori Takada) alle sonorità “evolute” degli ultimi trent’anni, in cui l’ambient statunitense ha preso piede rivoluzionandone il concetto.
Onodera lavora sulle immagini, ponendo l’accento sull’aspetto visuale che spesso si realizza attraverso i paesaggi, come accade nel nuovo Mizuniwa, in uscita il 4 agosto 2023 per Decaying Spheres. In questo caso il musicista giapponese parte da un viaggio nella prefettura di Tochigi e in sei movimenti sviluppa delle tappe che mescolano field recordings, chitarre, sintetizzatori e oggetti di recupero.
I sei brani sono in realtà delle lievi cesure di una lunga suite in costante evoluzione e che sin dall’apertura si presenta come un’immersione totale in un luogo ricco di natura completamente incontaminato. Il primo capitolo è un flusso organico in movimento, il ricordo di un torrente osservato da una casa su un albero, ma minuto dopo minuto i toni cambiano e il segmento Mizuniwa 2 annuncia un cambio repentino nel meteo, preparando un temporale rappresentato dai synth cupi del brano.
Il disco gioca tutto su questi leggeri sbalzi atmosferici, presentando ora paesaggi notturni ed immersioni nella placida calma del minimalismo (il terzo brano), ora momenti di maggior movimento, dove l’intensità sonora aumenta in più passaggi.
Mizuniwa è l’ennesimo capitolo ostico e criptico dell’ambient/drone di Yui Onodera, che dimostra ancora una volta una grande competenza nel suo ambito anche se non presenta delle vere e proprie novità rispetto alle uscite precedenti. Riuscito il concept di base, con un buon legame tra suoni e immagini, peccato per la mancanza di un po’ di sostanza a livello puramente musicale.
Classe ’99, laureato in Lettere moderne e alla magistrale di Filologia moderna alla Federico II di Napoli.
La musica e il cinema le passioni di una vita, dalla nascita interista per passione e sofferenza.
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