Ziúr – Now, Now

Ziúr: sentiti libera di essere te stessa

A due anni dal fortunato ATØ rilasciato da Planet Mu, Ziúr ritorna in pista con un nuovo Ep: 5 nuove tracce scritte in sole 27 ore e pubblicate il 19 gennaio 2021 per lanciare la sua nuova etichetta discografica, Now Now che dà il nome all’Ep.

Tra i produttori più interessanti e sorprendenti degli ultimi anni, ispirata dalla techno e dalla club culture, Ziúr è un’artista che rompe gli schemi con la sua voce particolarmente espressiva. Melodie fluide e trame sonore eteree si combinano in Left and Leaving, una traccia da club destrutturata per creare una produzione libera da ogni schema che ben riflette la voglia di sperimentare dell’artista di base a Berlino.

Bleakmixa influenze apparentemente incompatibili, bilanciandole in un suono nuovo ed eccitante che parte dal pop per arrivare ai ritmi ballabili di una techno futurista. La voce quasi sussurrata dal tono melodrammatico ci conduce in direzioni emotive differenti.

CrumbleBittersweetè una versione sotto effetto di acidi di Anthony and Johnson: la voce effettata carica di riverbero si snoda su un tappeto sonoro etereo e sognante sulla quale verte una ritmica incentrata su cassa e rullante. Segue la title track, il brano più cupo dell’Ep. I sintetizzatori vengono modulati per creare un effetto grottesco, una minacciosa atmosfera industriale sulla quale si poggia la voce distorta e riverberata di Ziúr che così suona ancora più spettrale. Chiude il tutto Reignproof, un carico di distorsioni, glitch conturbanti e rimbalzi ritmici per un brano dall’effetto metallico e sinistro.

Come aveva già dichiarato con ATØ, la sua musica non è fatta per compiacere, allo stesso modo NowNow suona libero, moderno, ma soprattutto se ne frega delle mode e degli schemi: è questo che dà un quid in più all’Ep che arriva diretto alla pancia e mostra tutto il carattere della sua autrice. Ziúr con la sua importante vocalità si conferma un talento puro dalla marcata originalità.

Mario Ariano

Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.

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