Il futuro è vicino con i Zonal
Zonal è il nuovo progetto che vede coinvolti Justin Broadrick (Godflesh / Jesu / JK Flesh) e Kevin Martin (The Bug / King Midas Sound); Wrecked, il loro primo album, è uscito il 25 ottobre 2019 per Relapse Records.
Le due menti creative, già insieme nel precedente progetto Techno Animal, continuano a sperimentare nella decostruzione hip hop: linee di basso pesanti, un suono ruvido, sporco e corrosivo su cui si poggia la voce del futurista / agit-antagonista afro Moor Mother, che sputa in modo feroce e memorabile le sue rime crude.
I due prolifici artisti non nascondono di certo il loro amore per il rumore, i beat realizzati per le dodici tracce sono ossessivi: un muro di bassi lacerati, un sound monolitico e viscerale che colpisce direttamente la psiche con i versi di Camae Ayewa che ti mostrano lo schifo della vita. Nella poetica di Moor Mother non manca però la speranza che le cose possano cambiare.
Nella prima parte dell’album le basi sembrano costruite per risaltare le parole di Ayewa, noise, drone e hip hop si fondono con l’attitudine punk di Broadrick e Martin come nella abrasiva In A Cage. Dietro intricati riff si nascondono frammenti di melodie (Catalyst), senza tralasciare l’aspetto più ruvido e polveroso della loro musica (No Investigation).
Nella seconda parte dell’album spazio alle sole produzioni del duo Broadrick / Martin: il suono corrosivo e viscerale della title track è un lento percorso verso gli inferi tra il beat ossessivo e le parti drone/ambient che le conferiscono quell’aspetto tagliente. Non mancano incursioni dubstep (Black Hole Orbit) e momenti in cui il terrorismo sonoro la fanno da padrona (S.O.S.) per un album incendiario dalle forti emozioni.
Un lavoro sbalorditivo, adatto agli ascoltatori coraggiosi e non conformisti. Wrecked è un album fresco, contemporaneo, adatto ai tempi in cui stiamo vivendo e alle vicissitudini politiche e sociali che ci circondano.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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